Nel Consiglio dei ministri convocato nella giornata di domani, verrà discussa la legge quadro sulla tutela del Made in Italy, una legge voluta fortemente dal Ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso. Si parla, tra le altre cose, di norme pensate per tutelare l’industria e la produttività italiana.
«Apprezziamo la volontà di tutelare e promuovere il Made in Italy» sostiene il Vicepresidente di ANIR Confindustria, Massimo Piacenti, «anche con un fondo che riesca a sostenere le filiere strategiche dei prodotti italiani. Riteniamo che il settore della ristorazione collettiva possa giocare una parte importante nella promozione del Made in Italy, a partire dalla qualità delle filiere, come quella dei servizi e dell’agroalimentare che sosteniamo da anni.
Una filiera, quella del food italiano – agricoltura, industria, distribuzione, ristorazione e settori connessi – che complessivamente vale 31,8% del valore del PIL, secondo gli ultimi dati forniti in questi giorni dal Censis. Un ecosistema di 1,3 milioni di imprese e 3,6 milioni di addetti, con un fatturato annuo di circa 607 miliardi di euro.
Crediamo che qualità e professionalità possano essere requisiti ottenibili attraverso una buona cultura del cibo, dell’alimentazione e del lavoro. In particolar modo nei servizi come la ristorazione collettiva, un servizio di pubblica utilità che produce e fornisce pasti con le proprie mense in scuole, ospedali e caserme del Paese»