ANGEM e ANIR chiedono con urgenza al Parlamento e al Governo un intervento deciso sull’istituto della revisione prezzi nel Codice degli Appalti, alla luce delle gravi difficoltà che imprese e lavoratori della ristorazione collettiva stanno affrontando.
Negli ultimi giorni, assistiamo a tentativi di minimizzare strumentalmente le criticità e le sofferenze del settore. Le imprese sono impegnate a riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori un adeguamento dei salari al costo della vita, ma manca un corrispondente adeguamento dei contratti dei servizi ai costi reali sostenuti dalle imprese. Il Codice degli Appalti, nella sua forma attuale, addirittura ostacola questo riconoscimento.
I dati economici recenti confermano questa difficoltà: nonostante l’inflazione sia in diminuzione (0,8% su base annua), i prezzi dei beni alimentari continuano a salire al 2,3%. La peculiarità della revisione prezzi dei contratti dei servizi deve essere riconosciuta con una norma pensata ad hoc, e non con la stessa che vige per i contratti dei lavori così come avviene adesso. Auspichiamo che la discussione avviata dal parlamento sulla revisione del codice, promossa in VIII Commissione alla Camera dei deputati, porti a definire una chiara distinzione tra i contratti ad esecuzione istantanea e quelli di durata pluriennale ad esecuzione continuata o periodica, come sono quelli dei servizi di ristorazione collettiva. Una revisione annuale operata direttamente attraverso gli indici Istat specifici, è ciò che anche la commissione istituita presso il Ministero dei Lavori e Trasporti sta individuando.
Massimo Piacenti, Presidente di ANIR Confindustria, ha dichiarato: «La nostra priorità è garantire che le imprese possano sostenere i costi reali senza dover sacrificare la qualità dei servizi offerti e i diritti dei lavoratori. Ribadiamo da mesi questo punto, e non abbiamo intenzione di indietreggiare, ne vale della nostra sopravvivenza.»
Carlo Scarsciotti, Presidente di Angem, ha aggiunto: «È fondamentale che il nuovo codice dei contratti pubblici venga emendato e riformulato in modo da garantire sempre il principio di risultato e l’equilibrio economico in servizi che, destinati anche alle fasce più vulnerabili della popolazione, devono sempre assicurare qualità, stabilità e continuità.»
La richiesta è stata espressa da ANGEM e ANIR durante l’apertura della manifestazione “Dire Fare Mangiare” al MICO di Milano, dove si è levato un forte grido d’allarme da parte di tutte le imprese e gli stakeholder del settore riuniti per l’occasione.