«Oggi abbiamo affermato, tutti insieme e con forza, che il settore dei servizi pubblici essenziali non può più essere trattato come invisibile. Siamo parte integrante dell’economia del Paese e un pilastro per la tenuta del welfare e della qualità della vita di milioni di persone» – dichiara Massimo Piacenti, Presidente di ANIR Confindustria, in occasione della diffusione del Manifesto dell’Economia dei Servizi.
«Non siamo fornitori accessori della Pubblica Amministrazione, ma imprese che operano con responsabilità e con un impatto diretto sulla salute, sulla sicurezza e sulla qualità della vita dei cittadini. Il nostro settore deve essere riconosciuto come strategico, alla pari dei lavori pubblici, e questo deve riflettersi nelle regole sugli appalti, nella revisione prezzi e nella programmazione delle politiche industriali».
ANIR Confindustria sottolinea che, tra le richieste condivise nel Manifesto, è fondamentale quella di rendere obbligatorio l’inserimento nei contratti pubblici ad esecuzione continuativa e/o periodica dei meccanismi di revisione dei prezzi ordinaria previsti dal codice per garantire l’equilibrio economico dei contratti, oggi meramente facoltativi, per un’applicazione omogenea da parte delle varie stazioni appaltanti e un minor carico di responsabilità in capo ad esse.
Continua Piacenti: «Le mense scolastiche, universitarie, ospedaliere e aziendali garantiscono quotidianamente un servizio essenziale, basato su standard qualitativi, controlli e una forte incidenza della manodopera. Non è accettabile che le imprese del nostro comparto siano penalizzate da una revisione prezzi limitata e discrezionale. Le regole attuali mettono a rischio la sostenibilità delle imprese e, di conseguenza, la qualità dei servizi per studenti, pazienti e lavoratori».
Inoltre, ANIR Confindustria chiede un intervento immediato per correggere l’approccio culturale della Pubblica Amministrazione negli appalti di servizi: «Per troppi anni i servizi essenziali sono stati trattati come voci di costo da comprimere, mentre i lavori pubblici hanno goduto di una maggiore attenzione politica ed economica. Serve un riequilibrio che riconosca il valore economico e sociale del settore, anche attraverso l’istituzione di un tavolo permanente tra Governo e associazioni di rappresentanza» conclude Piacenti.
ANIR Confindustria continuerà a promuovere un confronto aperto con le istituzioni per garantire un futuro sostenibile e competitivo per il settore della ristorazione collettiva e dei servizi pubblici essenziali.