Autore: Ufficio Stampa

Giulia Putin, professionalità e talento, una top manager del settore tra le 100 donne nella classifica di “Forbes Italia”: cruciale investire nella professionalità e nel talento.

Giulia Putin, Chief Purchasing Manager di Serenissima Ristorazione, è tra le 100 figure professionali femminili premiate da “Forbes Italia” per impegno e capacità di leadership nel 2022. E’ quanto scrive la prestigiosa rivista a seguito della

Giulia Putin, Chief Purchasing Manager di Serenissima Ristorazione, è tra le 100 figure professionali femminili premiate da “Forbes Italia” per impegno e capacità di leadership nel 2022. E’ quanto scrive la prestigiosa rivista a seguito della pubblicazione della Top100 annuale dedicata al tema….

Pubblicata a inizio luglio, la prestigiosa lista di “Forbes Italia” riconosce a Giulia Putin impegno, dedizione e grande capacità di leadership in ambito professionale. Seconda generazione della famiglia Putin, proprietaria del Gruppo, dal 2006 ricopre l’incarico di Chief Purchasing Manager con il compito di gestire le procedure d’acquisto, coordinare le attività dei buyer e, tra le altre cose, fornire analisi dei report sugli acquisti per perseguire obiettivi di costante miglioramento. La manager è anche mamma di Pietro, Alessandro e Anna e, come sottolineato nell’intervista, ha sempre scelto di conciliare famiglia e carriera, anche grazie al supporto di persone per lei molto importanti: “Noi donne ci mettiamo costantemente in discussione e sentiamo l’esigenza di dimostrare, soprattutto se dobbiamo conciliare carriera e famiglia. Se io sono riuscita a realizzarmi professionalmente lo devo molto a mio marito Federico, che mi ha aiutata moltissimo nella gestione della famiglia, ma anche a mia madre che mi è stata sempre vicina in questo e a mio padre, il regista vero di Serenissima Ristorazione, che mi ha sempre dato una grande fiducia e non è mai entrato nel mio ruolo e nell’ambito delle mie decisioni”.

Serenissima Ristorazione è una realtà in cui le donne ricoprono anche posizioni al vertice, un assetto in cui a contare sono la capacità e il talento: “Se faccio riferimento alla mia esperienza”, prosegue Giulia Putin, “sono cresciuta in base alle mie capacità e ai miei talenti e nella nostra azienda funziona alla stessa maniera, chi desidera dare il suo apporto trova il suo posto e questo a prescindere dal sesso biologico”. Il consiglio per le donne aspiranti manager è “investire su sé stesse, studiare, informarsi e avere la tenacia di provarci sempre, anche quando le cose apparentemente non vanno bene”. L’invito, specifica in conclusione, è rivolto a tutti, anche agli uomini: “Investite nella vostra professionalità, mettete a frutto i vostri talenti, ovvero quello che sapete fare e soprattutto credeteci. Credete in chi siete e soprattutto in chi volete essere”.

 

Memoria di ANIR Confindustria per la Commissione Speciale del Consiglio di Stato sull’attuazione della Legge delega al Governo in materia di contratti pubblici

Diamo evidenza di un importante contributo che ANIR Confindustria ha inoltrato, rispondendo al procedimento consultivo, al Consiglio di stato investito della redazione dei decreti attuativi della nuova disciplina dei contratti pubblici.

L’art. 1, comma 4, della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante «Delega al Governo in materia di contratti pubblici» prevede la facoltà del Governo, di affidare al Consiglio di Stato, la redazione dei progetti dei decreti legislativi attuativi della delega.

Il Governo ha inteso avvalersi di tale facoltà e, in data 28 giugno 2022, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha affidato al Consiglio di Stato il compito di formulare il progetto di decreto legislativo. Con decreto del Presidente del Consiglio di Stato n. 236 del 4 luglio 2022 è stata, così, istituita la Commissione incaricata di redigere il «progetto del decreto legislativo recante la disciplina dei contratti pubblici», composta da magistrati amministrativi, da avvocati ed esperti.

Conseguentemente il Consiglio di Stato, fin dal parere n. 616 del 2016, ha ammesso e valorizzato la partecipazione al procedimento consultivo, tramite audizioni o note scritte, di rappresentanze qualificate delle Istituzioni amministrative, economiche e sociali, che ha riguardato i Soggetti rappresentativi capaci di fornire un utile contributo informativo in materia.

 

Tra le principali questioni su cui ANIR Confindustria ha focalizzato il proprio intervento riportiamo:

  • La richiesta di strutturare un codice che ponga al centro una netta distinzione a livello disciplinare tra l’esecuzione di un lavoro e l’affidamento e l’esecuzione di un servizio. Il sistema applicato nelle precedenti versioni del codice, dove si costruisce la norma per i lavori e la si estende poi ai servizi e alle forniture, non è più sostenibile perché le esigenze dell’intero comparto dei servizi ha esigenze e necessità totalmente diverse.
  • in riferimento agli investimenti in tecnologie verdi e digitali segnaliamo giudizio positivo sul concetto normativo introdotto della valorizzazione economica dei Criteri Minimi Ambientali all’interno di una gara al fine di scongiurare che il costo della sostenibilità ambientale sia solo a carico delle imprese e non anche del soggetto pubblico.
  • Con riferimento alla tematica legata alla variazione dei costi e alla conseguente rinegoziazione dei contratti riteniamo apprezzabile la previsione dell’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nei bandi di gara, negli avvisi e inviti, in relazione alle diverse tipologie di contratti pubblici, un regime obbligatorio di revisione dei prezzi al verificarsi di particolari condizioni di natura oggettiva e non prevedibili al momento della formulazione dell’offerta. Esprimiamo però forte preoccupazione per l’attuale formulazione della norma che di fatto rimette al solo RUP ogni valutazione circa la presenza di siffatte condizioni con il conseguente rischio di rendere la clausola revisionale difficilmente azionabile, avremmo preferito evitare questa eccessiva discrezionalità del RUP, prevedendo nella legge delega quanto già affermato nella precedente versione del codice appalti ovvero che “Tutti i contratti ad esecuzione periodica o continuativa relativi a servizi o forniture debbono recare una clausola di revisione periodica del prezzo. La revisione viene operata sulla base di una istruttoria condotta dai dirigenti responsabili dell’acquisizione di beni e servizi su una  base dei dati certa, pur mantenendo il meccanismo di compensazione dei maggior oneri previsto.
  • Per quanto riguarda i criteri di assegnazione delle gare ravvisiamo che l’ampiezza della delega non permette di circoscrivere attentamente il perimetro applicativo ma riteniamo che la tipizzazione e l’automatismo verso l’aggiudicazione al prezzo più basso sia un principio altamente dannoso nel sistema degli appalti di servizio.
  • In riferimento all’inserimento della norma che prevede la ridefinizione della disciplina delle varianti in corso d’opera, riteniamo necessaria una precisazione legislativa in sede attuativa che affermi inequivocabilmente che la revisione della disciplina delle varianti in corso d’opera, riguardante la possibilità di modifica dei contratti durante la fase di esecuzione, sia applicabile anche ai servizi.
Foto Lorenzo Mattioli ufficiale 2021

Caro Gas e materie prime le emergenze più grandi

Alla ripresa delle attività dopo la breve pausa estiva, il Presidente di Confindustria Servizi Hcfs e di ANIR , Lorenzo Mattioli, dichiara : «Le imprese italiane stanno subendo e assistendo, con enorme preoccupazione, ad ulteriori impennate dei costi energetici (gas in particolare) e delle materie prime. Alla vigilia di un nuovo governo, riteniamo doveroso ricordare alla politica, che occorre un maggiore attenzione per il comparto dei servizi e della ristorazione Collettiva, poiché temiamo che l’emergenza determinata dall’incontrollato aumento dei costi di gestione deflagrerà tra poche settimane con l’inizio delle scuole e in generale con la ripresa lavorativa di settembre. Temiamo che le aziende dei servizi non potranno assicurare molte prestazioni (mense, pulizie, gestione immobiliare) e che serviranno interventi mirati, non solo sul lungo periodo, per evitare un autunno di incertezza. In questo momento non servono campagne elettorali conflittuali, serve piuttosto, non solo al mondo dei servizi un Patto per il futuro dell’Italia. Auspichiamo un celere insediamento per il prossimo governo, rinnovando la proposta di una delega specifica per i servizi che tracci le linee di sviluppo per un settore che occupa oltre 16 milioni di addetti in Italia».

Lorenzo Mattioli
Presidente ad interim di ANIR Confindustria

ANIR Confindustria aderisce al protocollo di legalità sottoscritto tra il ministero dell’interno e Confindustria.

ANIR Confindustria ha aderito al Protocollo di legalità sottoscritto il 1° giugno 2022 tra il Ministero dell’Interno e Confindustria. Un atto importante che impegna la associazione e le aziende associate a sostenere e promuovere i principi e gli impegni previsti nel Protocollo, affinchè la legalità sia tra gli obiettivi dello sviluppo sostenibile «per la competitività̀ e l’attrattività̀ di capitali, le intelligenze, le competenze all’interno di un sistema socio-economico sano

Il senso di fondo dell’intesa è moltiplicare i controlli preventivi antimafia, nel tessuto imprenditoriale. Con un’assunzione di impegno diretto e concreto della parte privata. Le associazioni settoriali d’impresa, l’adesione al protocollo è volontaria, si faranno carico di acquisire, per conto delle loro associate, la documentazione antimafia relativa alle imprese e i fornitori. Il protocollo di inoltre prevede la possibilità di una diretta consultazione della Bdna (banca dati nazionale unica della documentazione antimafia) da parte della associazione che così potrà acquisire la documentazione antimafia riferita alle imprese e ai loro fornitori. L’adesione è un’azione molto concreta sulla prevenzione, di grande responsabilità̀, di dialogo pubblico-privato fondamentale per il futuro e la crescita del Paese.

Paolo Valente

Valente (Anir): «Crisi e inflazione impongono rinegoziazione dei contratti per mantenere standard elevati»

Articolo pubblicato sul sito cuoreeconomico.com a firma di Emanuele Lombardini

Il mondo della ristorazione collettiva alla prova dell’estate e dell’attuale situazione politico-economica.

CUOREECONOMICO fa il punto con Paolo Valente, segretario generale di Anir (Associazione Nazionale Imprese Ristorazione), aderente a Confindustria.

Come arriva il settore della ristorazione collettiva al giro di boa del 2022?

«La pandemia prima, lo smart working, l’inflazione e il rincaro dei prezzi oggi, purtroppo sono criticità che le aziende della ristorazione collettiva, da sole non possono affrontare.

Anir Confindustria, sta attuando una serie di forti e importanti iniziative sulla governance e su alcuni dei principali attori del nostro settore come le committenze».

«Rileviamo sempre la carenza di una esatta conoscenza del nostro settore industriale sempre più spesso confuso con la ristorazione tradizionali che fa capo ai pubblici esercizi, motivo per cui vogliamo rafforzare la rappresentanza della ristorazione collettiva e industriale nei confronti delle istituzioni».

In che modo le sanzioni economiche alla Russia e l’inflazione stanno incidendo? State riscontrando problemi di approvvigionamento?

«La crescita della inflazione che ha raggiunto il 7% è  un dato allarmante che impone la rinegoziazione dei contratti in essere e l’obbligo della revisione dei prezzi delle stazioni appaltanti, obbligo che sembra valere nella stesura della legge delega per il codice dei contratti, per i lavori pubblici ma non per i servizi che noi eroghiamo».

«Noi siamo fornitori di servizi, possiamo razionalizzare ulteriormente la nostra organizzazione, molti di noi stanno rivedendo i sistemi tradizionali, apportando importanti innovazioni alle linee di preparazione cottura e servizio, ma per essere sostenibili, sicure e ad alto valore abbiamo bisogno di grandi numeri per lavorare e garantire determinati standard».

«Purtroppo non siamo bar e ristoranti che malgrado tutto possono chiudere la loro saracinesca, le nostre aziende non possono fermarsi nell’erogazione del servizio poiché è spesso un servizio di pubblica utilità (pensiamo alle mense negli ospedali, nelle scuole, forze dell’ordine e forze armate…)».

Voi avete promosso un fondo per aiutare le imprese: quali sono le prospettive per la stagione estiva?

«Nonostante la giovane età, la nostra associazione si è resa protagonista un di un grande risultato: l’ottenimento di un fondo destinato alla sola ristorazione collettiva di circa 100 milioni, già disponibile alle aziende.

Fondi destinati a risollevare seppur parzialmente le imprese dall’emergenza Covid cui si aggiunge l’altra grande crisi internazionale del 2022 determinata dal conflitto in Ucraina».

«Anir si sta battendo molto affinché le istituzioni comprendano la necessità di riqualificare e ricollocare il personale attualmente in forza presso le nostre aziende, destinate a vedere ristretto il proprio mercato per via dello smart working.

Chiediamo da tempo, e pensiamo potrà essere accolta, questa nostra richiesta di ridurre il costo del lavoro che insieme alla riduzione del cuneo fiscale sono misure in grado di dare spinta all’occupazione».

Quali sono le sfide che il settore ha ora davanti?

«Siamo al centro di un cambiamento epocale, il cibo e la sua fruizione sono sempre più centrali  ma dobbiamo farli coesistere con nuovi stili di vita di persone (studenti, lavoratori e non solo) e nuove modalità di organizzazione del comparto che eroga un servizio così importante. Dunque la prima sfida è culturale, ovvero far coesistere cibo e alimentazione con servizio e industria.

Il pranzo presso le scuole gli ospedali o i luoghi di lavoro è una cosa su cui si misura un intero Paese, noi vogliamo migliorarlo e chiediamo a tutti di operare in tal senso, lo chiediamo ad una filiera che va dai fornitori di derrate alle aziende ai tecnici specializzati ai professionisti del settore ma anche agli enti e alle istituzioni».

«Una seconda sfida è certamente razionalizzare la spesa riducendo gli sprechi. Stiamo attivando alcuni percorsi virtuosi in merito abbiamo avviato numerose collaborazioni con università e centri di ricerca che attualmente stanno valutando una diversa professionalizzazione delle figure presenti all’interno del nostro ciclo produttivo, come le figura del cuoco che può essere ulteriormente qualificata in tal senso».

«Certamente differenziare i mercati e far emergere le  diverse esigenze della ristorazione tradizionale dei  pubblici esercizi e la ristorazione collettiva è un primo obiettivo.

Proseguiremo nel percorso già avviato di dare dignità e identità ad un settore in forte crisi, sensibilizzando istituzioni ed opinione pubblica, per questo scopo celebreremo annualmente la  giornata nazionale della ristorazione collettiva che abbiamo già avviato attraverso un primo evento nel 2021, chiamato ‘Storie Immense’».

«Resta inoltre sempre in agenda il tema della rinegoziazione dei contratti determinata attraverso un chiaro dispositivo normativo, elemento fondamentale per la prosecuzione dell’attività e la ripresa post pandemica.

Inoltre abbiamo intenzione di istituire un tavolo  permanente per la ristorazione collettiva che metta insieme imprese e istituzioni.

Infine ma non ultimo rafforzare la famiglia dei servizi in ambito confindustriale attraverso l’attività che stiamo svolgendo all’interno della Federazione dei Servizi (Confindustria Servizi HCFS)».

 

Tavolo Nazionale della Ristorazione presso il MISE, la ristorazione Collettiva sta subendo una crisi senza precedenti, non rinviabili misure sulla revisione dei prezzi e sul fondo destinato al settore. 

Tavolo Nazionale della Ristorazione presso il MISE, ANIR CONFINDUSTRIA: il settore della Ristorazione Collettiva sta subendo una crisi senza precedenti, non sono più rinviabili  misure urgentissime sulla revisione dei prezzi e sul fondo per il settore.
Si è svolto due giorni fa  presso la sede del Ministero dello sviluppo economico la seconda seduta del Tavolo Nazionale della Ristorazione, presieduto dal Viceministro Sen. Pichetto Fratin, presenti l’On.le Nardi, presidente della commissione attività produttive della Camera, e il Sen. Girotto, presidente della commissione Industria, commercio, turismo al Senato;  a cui ha preso parte ANIR Confindustria, con il Vicepresidente Massimo Piacenti e con il segretario Generale Paolo Valente. Il Tavolo, cui hanno preso parte tutte le associazioni di rappresentanza, è stato una importante occasione per fare il punto sulla situazione generale del settore ristorazione, fortemente provato, alla luce del forte impatto della guerra in Ucraina, della ripresa post-covid e del combinato disposto tra una inflazione e un caro prezzi, che non si registravano da anni e che stanno determinando, sulle imprese e sull’intero mercato di un settore nevralgico per il Paese, conseguenze pesantissime.
Per ANIR è stata l’occasione di ribadire attraverso le parole del Vicepresidente  Piacenti “ che in un momento così critico non ci si aspettava di vedersi negare, oltre la possibilità di rinegoziare i contratti in essere, anche la semplice revisione dei prezzi per l’erogazione dei servizi, così come previsto per i lavori pubblici nella nuova stesura del codice dei contratti, ci troviamo di fronte ad una ingiustificata discriminazione che rischia di essere un grave precedente per la normativa che interessa i contratti dei servizi.”
Chiediamo con urgenza, pena un colpo insostenibile per il settore e con forti effetti per tutta la filiera agroalimentare, un provvedimento legislativo che in modo chiaro e netto renda obbligatoria la revisione dei prezzi nei contratti pubblici; un comparto già duramente colpito dal Covid non può sostenere un incremento dei costi di oltre il 20%.
“Sono appena scaduti i termini per la presentazione delle domande di accesso al Fondo istituito per il settore della ristorazione collettiva. Tale Fondo, ancorché insufficiente, è stato salutato sin dall’inizio positivamente dalle imprese del settore e dagli stakeholders come un gesto di attenzione.  Tuttavia,  registriamo il mancato buon esito del fondo che nel meccanismo di computazione del contributo considera la decontribuzione del costo del lavoro per le imprese del sud come aiuto di stato, rientrante nel temporary framework , e quindi all’interno del criterio dei deminis, nonostante sia una misura  nata  per incentivare l’occupazione e il lavoro che invece viene ora considerata di natura economica e finanziaria, con la conseguenza che vedremo gran parte del fondo non arrivare alle aziende che hanno subito ingenti perdite, e che  in sintesi non avranno avuto nessuna risorsa finanziaria di auto sostegno o ristoro che sia, credo in questo unico caso nazionale. Una situazione a cui va posto rimedio tramite un provvedimento urgente che stabilisca che tutte le risorse del Fondo restino nel settore, così come stabilito dal legislatore e che includa una deroga al “de minimis”, così come fatto in analoghe situazioni.” ha concluso il Vicepresidente Massimo Piacenti.
Temi per cui ANIR Confindustria avanzerà la richiesta di uno specifico incontro con il Ministero.
Il sistema del credito finanziario alle imprese nella fase di ripresa e la grave situazione che sta determinando la crisi idrica sono stati gli altri elementi della discussione che ha affrontato il tavolo e che saranno oggetto di considerazione da parte del Ministero e del Parlamento.

IMPRESE, ANIR-Confindustria: Fondo ristorazione collettiva, parte la campagna informativa per aderire al sostegno

Anir (Associazione nazionale imprese della ristorazione collettiva) mette in campo due iniziative a supporto delle aziende: on line il portale informativo per accedere al Fondo e Lunedì 13 Giugno ore 10,30 – il webinar di orientamento su Piattaforma Zoom.

«Finalmente un aiuto concreto alle aziende della ristorazione collettiva: si concretizza l’erogazione del contributo che, questa volta arriverà direttamente alle imprese attraverso un semplice bonifico bancario; era un nostro obiettivo e siamo ad un passo per vederlo raggiunto», afferma Paolo Valente Segretario Generale di Anir Confindustria descrivendo le iniziative messe in campo da Anir per aiutare le imprese all’ottenimento del contributo previsto. ANIR ha promosso la realizzazione del portale www.fondoristorazionecollettiva.it per informare e supportare le aziende e il prossimo lunedì 13 giugno alle ore 10:30 sulla piattaforma zoom ANIR Confindustria avrà luogo il webinar organizzato con il contributo dell’Agenzia delle Entrate dedicato agli aspetti applicativi della procedura per la richiesta e l’erogazione del contributo a fondo perduto per le imprese che svolgono servizi di ristorazione collettiva, che nel 2020, hanno subito una riduzione dei ricavi. Al webinar interverranno: Carmelo Piancaldini (Capo settore procedure Agenzia delle Entrate); Lorenzo Mattioli (Presidente di ANIR Confindustria); Paolo Valente (Segretario generale ANIR Confindustria); Linda Faiola (consulente fiscale e tributario ANIR Confindustria)». Per iscriversi e partecipare basta mandare una mail a: segreteria@asso-anir.it per ricevere il link zoom di collegamento.

WEBINAR “FONDO PER LA RISTORAZIONE COLLETTIVA”

WEBINAR “FONDO PER LA RISTORAZIONE COLLETTIVA” – Lunedì 13 Giugno ore 10,30 – Piattaforma Zoom

Siamo lieti di annunciarvi che il prossimo lunedì 13 giugno alle ore 10:30 sulla piattaforma zoom ANIR Confindustria avrà luogo il Webinar organizzato da ANIR Confindustria con il contributo dell’Agenzia delle Entrate dedicato agli aspetti applicativi della procedura per la richiesta e l’erogazione del contributo a fondo perduto per le imprese che svolgono servizi di ristorazione collettiva, che nel 2020, hanno subito una riduzione dei ricavi.

Intervengono: Carmelo Piancaldini (Capo settore procedure Agenzia delle Entrate) – Lorenzo Mattioli (Presidente di ANIR Confindustria) – Paolo Valente (Segretario generale ANIR Confindustria) – Linda Faiola (consulente fiscale e tributario ANIR Confindustria)

Per iscriversi e partecipare mandare una mail a segreteria@asso-anir.it e riceverete il link zoom di collegamento.

vi ricordiamo inoltre che ANIR ha promosso la realizzazione del portale informativo www.fondoristorazionecollettiva.it per assistere le imprese al riconoscimento del contributo a fondo perduto.

Cordiali Saluti ​

Segretario Generale ANIR Confindustria

Viale Pasteur, 6 – 00144 Roma
Phone +39 06 45473001
anir.segretariogenerale@asso-anir.it
www.asso-anir.it

on line il portale dedicato al fondo per la ristorazione collettiva promosso da ANIR Confindustria per aiutare le imprese

È on line il portale dedicato al fondo per la ristorazione collettiva promosso da ANIR Confindustria per aiutare le imprese del settore.

Con molta soddisfazione ricordiamo che da Lunedi 6 giugno sarà possibile avanzare l’istanza per l’ottenimento del contributo a fondo perduto per le imprese dei servizi della Ristorazione Collettiva,  (di cui all’articolo 43-bis del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106)  domanda che sarà possibile formulare presso il portale della agenzia delle entrate sino al 20 giugno.

Evidenziamo inoltre che non sarà un click day e che per la determinazione del contributo spettante, bisognerà aspettare quindi la fine di giugno.

ANIR Confindustria, con lo stesso impegno profuso sin dall’inizio per ottenere la creazione di un apposito fondo per le imprese della ristorazione collettiva, che solo in parte risarcirà quanto perso durante la Pandemia, seguirà da vicino tutte le richieste di chiarimento da parte delle aziende e per lo scopo ha messo a disposizione la propria struttura per risolvere e dirimere problematiche o questioni che possano nascere dalla redazione dell’istanza sino all’erogazione effettiva del contributo.

Abbiamo pensato quindi di organizzare nei prossimi giorni un webinar di orientamento con il contributo specifico da parte della agenzia delle Entrate, per affiancarvi nella richiesta del contributo, abbiamo inoltre promosso la creazione di un portale per il “fondo per la ristorazione collettiva” che, dal 6 giugno, potrà informare chiunque e risponder alle numerose domande che già ci giungono in segreteria. (www.fondoristorazionecollettiva.it);

 

FONDO PER LA RISTORAZIONE COLLETTIVA: come fare la domanda.

Dal 6 giugno è possibile fare richiesta per il contributo a fondo perduto per le imprese del settore della ristorazione collettiva,
chi può usufruirne? quali sono le imprese beneficiarie?

qui trovate tutte le indicazioni:

1. Contenuto informativo dell’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto 

1.1 È approvato l’allegato modello “Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto per i servizi della ristorazione collettiva” (di seguito “Istanza”) con le relative istruzioni, comprensivo del frontespizio, contenente anche l’informativa relativa al trattamento dei dati personali.

1.2 L’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto previsto dall’articolo 43-bis del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 contiene le seguenti informazioni:

– il codice fiscale del soggetto, persona fisica o persona non fisica, che richiede il contributo;

– nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che prosegue l’attività di un soggetto deceduto, il codice fiscale del de cuius; nel caso in cui il soggetto richiedente abbia posto in essere operazioni aziendali di trasformazione, la partita IVA del soggetto cessato;

– il codice fiscale del legale rappresentante del soggetto che richiede il contributo, nei casi in cui quest’ultimo sia diverso dalla persona fisica, ovvero, nel caso in cui il soggetto richiedente sia minore o interdetto, il codice fiscale del rappresentante legale;

– la dichiarazione di essere un soggetto diverso da quelli indicati dal comma 4 dell’articolo 4 del decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 23 dicembre 2021 (di seguito “decreto interministeriale”);

– l’attestazione di svolgere servizi di ristorazione collettiva, così come definiti al comma 2 dell’art. 4 del decreto interministeriale, mediante codice ATECO 2007 56.29.10 “Mense” o 56.29.20 “Catering continuativo su base contrattuale”;

– la dichiarazione che i ricavi del 2019 siano stati generati per almeno il 50% da corrispettivi derivanti da contratti di ristorazione collettiva;

– l’attestazione di essere un soggetto iscritto nel Registro delle imprese e attivo alla data di presentazione dell’istanza;

– l’attestazione di aver subito una riduzione dei ricavi dell’anno 2020 di almeno il 15% rispetto a quelli del 2019;

– l’attestazione di avere esercizi fiscali non coincidenti con l’anno solare;

– l’attestazione di essere un soggetto costituitosi nel corso del 2019;

– la dichiarazione di essere in possesso degli altri requisiti previsti al comma 3 dell’art. 4 del decreto interministeriale;

– l’indicazione del numero dei dipendenti con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato e indeterminato, come risultanti dall’ultima dichiarazione retributiva e contributiva dell’impresa alla data del 31 dicembre 2019;

– l’IBAN del conto corrente intestato al soggetto richiedente il contributo;

– il codice fiscale dell’eventuale soggetto incaricato della trasmissione telematica dell’istanza e l’eventuale dichiarazione sostitutiva, resa da quest’ultimo, relativa al conferimento di una specifica delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’istanza stessa;

– la data di sottoscrizione e la firma dell’istanza.

1.3 L’istanza, inoltre, contiene le dichiarazioni – rese dal richiedente ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 – in relazione al non superamento dei limiti degli aiuti di Stato rispetto a quelli ricevuti fino al momento della presentazione dell’istanza dal soggetto richiedente e, nel caso in cui il soggetto si trovi in una relazione di controllo con altre imprese, rilevante ai fini della definizione di impresa unica, dagli altri soggetti con cui si trova nella suddetta situazione di controllo, nonché alla sussistenza degli ulteriori requisiti definiti dalla sezione 3.1 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, come modificata dalla Comunicazione del 18 novembre 2021 C(2021) 8442.  Nell’istanza è indicato l’ammontare di aiuti ancora fruibili, senza che si verifichi il superamento dei limiti previsti dalla sezione 3.1 della citata Comunicazione della Commissione europea.

L’istanza contiene, inoltre, la dichiarazione relativa ad eventuali importi da restituire in relazione agli aiuti elencati all’articolo 1, comma 13, del decreto-legge 22 marzo 2021, n.41, per il superamento dei massimali previsti dalle sezioni 3.1 e 3.12 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final, così come modificati dalla Comunicazione della Commissione europea del 13 ottobre 2020 C(2020) 7127 e dalla Comunicazione della Commissione europea del 28 gennaio 2021 C(2021) 564, in coerenza con quanto disciplinato dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n.143438 del 27 aprile 2022.

1.4 In particolare, nel caso di scelta di restituzione delle eccedenze mediante sottrazione dal contributo richiesto con l’istanza di cui al presente provvedimento, sono indicati gli importi relativi agli aiuti ottenuti in eccedenza che si intendono restituire e agli interessi di recupero. L’istanza contiene, altresì, il quadro A per l’indicazione dei codici fiscali dei soggetti in relazione di controllo con altre imprese, rilevante ai fini della definizione di impresa unica, come previsto dal citato Provvedimento del 27 aprile 2022.

1.5 I criteri per la determinazione dei ricavi/compensi relativi agli anni 2019 e 2020 sono contenuti nelle istruzioni al modello dell’Istanza.

2. Modalità e termini di trasmissione dell’istanza 

2.1 L’Istanza è predisposta in modalità elettronica mediante procedure rese disponibili gratuitamente dall’Agenzia delle entrate ovvero da procedure di mercato che rispettino i requisiti definiti nelle specifiche tecniche approvate con il presente provvedimento.

2.2 La trasmissione dell’Istanza è effettuata mediante i canali telematici dell’Agenzia delle entrate ovvero mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle entrate.

2.3 L’Istanza può essere trasmessa direttamente dal richiedente o tramite un intermediario di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni, con delega di consultazione del Cassetto fiscale del richiedente, di cui al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 29 luglio 2013, ovvero al servizio “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” del portale “Fatture e Corrispettivi” di cui al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 5 novembre 2018 e successive modificazioni. Il richiedente può, inoltre, conferire specifica delega per la sola trasmissione telematica dell’Istanza ad un intermediario di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni: al tal fine, l’intermediario inserisce nell’Istanza anche la sua dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale attesta di aver ricevuto la delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’Istanza stessa.

2.4 La trasmissione dell’Istanza può essere effettuata a partire dal giorno 6 giugno 2022 e non oltre il giorno 20 giugno 2022. 

2.5 Nel periodo di cui al punto precedente è possibile, in caso di errore, presentare una nuova Istanza, in sostituzione dell’Istanza precedentemente trasmessa. L’ultima Istanza trasmessa nel periodo di cui al punto 2.4 sostituisce integralmente tutte quelle precedentemente inviate. È possibile, inoltre, presentare una rinuncia all’Istanza precedentemente trasmessa, da intendersi come rinuncia totale al contributo. La rinuncia può essere trasmessa entro il termine di cui al punto 2.4. Anche la rinuncia può essere presentata da un intermediario di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni, con delega di consultazione del Cassetto fiscale del richiedente ovvero al servizio “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” del portale “Fatture e Corrispettivi”. La rinuncia può essere trasmessa anche dall’intermediario che ha trasmesso, per conto del soggetto richiedente, una Istanza per il contributo a fondo perduto inserendo in tale precedente Istanza anche la sua dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale ha attestato di aver ricevuto la delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’Istanza stessa.

2.6 A seguito della presentazione dell’Istanza è rilasciata una prima ricevuta che ne attesta la presa in caricoai fini della successiva elaborazione, ovvero lo scarto a seguito dei controlli formali dei dati in essa contenuti.

2.7 La ricevuta di cui al punto precedente è messa a disposizione del soggetto che ha trasmesso l’Istanza nella sezione della propria area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate “Servizi – Consultazioni e ricerca – Ricerca ricevute”.

2.8 In aggiunta, qualora l’Istanza è trasmessa da un intermediario, l’Agenzia delle entrate trasmette al richiedente che lo ha delegato una comunicazione contenente l’informazione che è stata trasmessa una Istanza o una rinuncia ad una Istanza precedentemente presentata. Tale comunicazione è inviata mediante messaggio di posta elettronica certificata all’indirizzo presente nell’Indice Nazionale degli indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti (INI-PEC) istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico. Successivamente all’accoglimento dell’Istanza, la medesima informazione è, altresì, messa a disposizione del richiedente nella sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito” del portale “Fatture e Corrispettivi”.

qui di seguito puoi scaricare

  • Istanza per la richiesta del contributo
  • Istruzioni per la compilazione
  • Specifiche tecniche

se vuoi sapere come fare la richiesta per il contributo a fondo perduto ANIR ha promosso la realizzazione di un apposito portale dove troverai tutte le indicazioni: www.fondoristorazionecollettiva.it 

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