Si è conclusa la seconda edizione di ‘Italia, storie (im)mense. La nuova stagione del cibo pubblico’, evento per riflettere sulle prospettive future della ristorazione collettiva in occasione del terzo anno di attività di ANIR Confindustria e della sua nuova presidenza. Molto interessante e approfondito il confronto avuto nella tavola rotonda che ha visto confrontarsi sul tema, moderati dal giornalista Antonello Barone, rappresentanti delle Istituzioni, come il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, e rappresentanti delle Associazioni e delle Imprese, come Luigi Scordamaglia, Capo Area mercati Coldiretti e AD Filiera Italia, e Tiziana Toto, responsabile delle politiche dei consumatori per Cittadinanzattiva, con il Presidente di Confindustria HCFS, Lorenzo Mattioli, e il Presidente di ANIR Confindustria, Massimo Piacenti.
Il sottosegretario Lucia Albano ha sottolineato l’importanza del settore della ristorazione collettiva e le misure allo studio dell’Esecutivo: «In questi mesi di ininterrotto dialogo con ANIR Confindustria e con il settore più in generale, è cresciuta la sensibilità del Governo verso questo settore. Comprendiamo certamente la necessità di un quadro normativo sistemico del settore, attraverso l’esame dei provvedimenti necessari per risolvere le criticità. Abbiamo dichiarato di essere disponibili a un lavoro di ascolto e di confronto per produrre un’azione normativa».
Il capo area mercato di Coldiretti e AD di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia ha voluto sottolineare l’importanza della partnership con ANIR Confindustria: «Ci sentiamo parte di un’unica filiera, che vale 570 miliardi di euro, ovvero il 25% del PIL del Paese con 4 milioni di occupati. Grazie all’intuizione di ANIR Confindustria sul cibo pubblico, penso che si possa fare un grande percorso insieme per compensare le disuguaglianze, per educare e formare intere generazioni alla cultura del cibo, dei prodotti italiani in particolare, e della nutrizione. Abbiamo obiettivi comuni che perseguiremo assieme».
È intervenuta all’iniziativa di (IM)MENSE anche Tiziana Toto, responsabile delle politiche del consumatore di Cittadinanzattiva, in riferimento ad un cambio epocale che l’associazione dei consumatori richiede: «La funzione della ristorazione collettiva è fortemente sociale. Noi sosteniamo con forza il passaggio delle mense da servizio a domanda individuale a servizio universale che lo Stato deve garantire. In questo momento in Italia c’è un gap fondamentale: su 40 mila istituti scolastici che ci sono nel nostro Paese solo 13 mila prevedono il servizio di ristorazione collettiva. Bisogna fare in modo che sia lo Stato, anche in caso di una maggiore autonomia, a provvedere a questi servizi».
«Sul binomio cibo pubblico e pasto giusto» afferma il Segretario Generale di ANIR Confindustria, Paolo Valente, organizzatore dell’evento, «ANIR vuol svolgere in futuro una campagna di sensibilizzazione, innanzitutto presso le aziende aderenti e tutto il settore della ristorazione collettiva, per un ulteriore innalzamento della qualità̀ e della sicurezza dei propri servizi. Siamo coscienti di svolgere un servizio di pubblica utilità̀, e non solo un servizio a domanda, ed è per questo che siamo convinti di dover assicurare un pasto giusto a tutti i cittadini che ne fruiscono, per necessità, per opportunità̀ e per diritto. Diciamo giusto perché deve corrispondere ad un equo costo in rapporto alla qualità̀ dei prodotti alimentari scelti e alle modalità̀ di preparazione e somministrazione dei pasti».
«Quando avevo immaginato anni fa di dare una rappresentanza alla ristorazione collettiva» dice Lorenzo Mattioli, past president di ANIR Confindustria e Presidente di Confindustria Servizi HCFS, «era solo nei nostri sogni più ambiziosi realizzare ciò che sta avvenendo in questo evento. Stabilire una partnership con la Coldiretti, interloquire con il Governo e tutte le Istituzioni con la consapevolezza di tutte le parti su cosa rappresenta il nostro settore, avere avviato una interlocuzione con Cittadinanzattiva per stabilire una connessione con i consumatori. Tutto volto a migliorare continuamente il nostro servizio. Abbiamo vinto la sfida che ci eravamo dati, credo ci aspetti un grande futuro di sviluppo, sostenibilità e servizio pubblico».
«Facciamo parte di quei servizi per la vita, di cui il settore dei servizi integrati ha tanto parlato» commenta Massimo Piacenti neopresidente di ANIR Confindustria, «e crediamo che sia arrivato il momento che questa importanza, questo servizio pubblico trovi anche un riconoscimento normativo adeguato. Le imprese della ristorazione collettiva si fanno carico da mesi, ogni giorno, di far fronte con le sole proprie forze ad un’azione inflattiva fuori controllo, che in questi giorni stiamo scoprendo che non tenderà a diminuire nel breve periodo. Abbiamo chiesto, in più occasioni e anche in questa, un supporto dal Governo per tutelare un settore che si fa carico di un servizio pubblico e che è uno dei punti di maggior tutela per il cibo Made in Italy».