Tavolo Nazionale della Ristorazione presso il MISE, ANIR CONFINDUSTRIA: il settore della Ristorazione Collettiva sta subendo una crisi senza precedenti, non sono più rinviabili misure urgentissime sulla revisione dei prezzi e sul fondo per il settore.
Si è svolto due giorni fa presso la sede del Ministero dello sviluppo economico la seconda seduta del Tavolo Nazionale della Ristorazione, presieduto dal Viceministro Sen. Pichetto Fratin, presenti l’On.le Nardi, presidente della commissione attività produttive della Camera, e il Sen. Girotto, presidente della commissione Industria, commercio, turismo al Senato; a cui ha preso parte ANIR Confindustria, con il Vicepresidente Massimo Piacenti e con il segretario Generale Paolo Valente. Il Tavolo, cui hanno preso parte tutte le associazioni di rappresentanza, è stato una importante occasione per fare il punto sulla situazione generale del settore ristorazione, fortemente provato, alla luce del forte impatto della guerra in Ucraina, della ripresa post-covid e del combinato disposto tra una inflazione e un caro prezzi, che non si registravano da anni e che stanno determinando, sulle imprese e sull’intero mercato di un settore nevralgico per il Paese, conseguenze pesantissime.
Per ANIR è stata l’occasione di ribadire attraverso le parole del Vicepresidente Piacenti “ che in un momento così critico non ci si aspettava di vedersi negare, oltre la possibilità di rinegoziare i contratti in essere, anche la semplice revisione dei prezzi per l’erogazione dei servizi, così come previsto per i lavori pubblici nella nuova stesura del codice dei contratti, ci troviamo di fronte ad una ingiustificata discriminazione che rischia di essere un grave precedente per la normativa che interessa i contratti dei servizi.”
Chiediamo con urgenza, pena un colpo insostenibile per il settore e con forti effetti per tutta la filiera agroalimentare, un provvedimento legislativo che in modo chiaro e netto renda obbligatoria la revisione dei prezzi nei contratti pubblici; un comparto già duramente colpito dal Covid non può sostenere un incremento dei costi di oltre il 20%.
“Sono appena scaduti i termini per la presentazione delle domande di accesso al Fondo istituito per il settore della ristorazione collettiva. Tale Fondo, ancorché insufficiente, è stato salutato sin dall’inizio positivamente dalle imprese del settore e dagli stakeholders come un gesto di attenzione. Tuttavia, registriamo il mancato buon esito del fondo che nel meccanismo di computazione del contributo considera la decontribuzione del costo del lavoro per le imprese del sud come aiuto di stato, rientrante nel temporary framework , e quindi all’interno del criterio dei deminis, nonostante sia una misura nata per incentivare l’occupazione e il lavoro che invece viene ora considerata di natura economica e finanziaria, con la conseguenza che vedremo gran parte del fondo non arrivare alle aziende che hanno subito ingenti perdite, e che in sintesi non avranno avuto nessuna risorsa finanziaria di auto sostegno o ristoro che sia, credo in questo unico caso nazionale. Una situazione a cui va posto rimedio tramite un provvedimento urgente che stabilisca che tutte le risorse del Fondo restino nel settore, così come stabilito dal legislatore e che includa una deroga al “de minimis”, così come fatto in analoghe situazioni.” ha concluso il Vicepresidente Massimo Piacenti.
Temi per cui ANIR Confindustria avanzerà la richiesta di uno specifico incontro con il Ministero.
Il sistema del credito finanziario alle imprese nella fase di ripresa e la grave situazione che sta determinando la crisi idrica sono stati gli altri elementi della discussione che ha affrontato il tavolo e che saranno oggetto di considerazione da parte del Ministero e del Parlamento.